Il sole è, senza dubbio, la principale fonte di energia della quale disponiamo.
La scienza ci dice che in soli 40 minuti il sole sprigiona, verso la Terra, una quantità di energia utile a soddisfare il fabbisogno di un anno dell’intero pianeta.
La tecnologia fotovoltaica è di vitale importanza per l’umanità, ed il compito dell’uomo è quello di sfruttare al massimo la potenza del sole.
Siamo abituati a pensare ad un sistema di raccolta di energia solare piatto, a due dimensioni, con impianti posizionati sui tetti, oppure su vaste pianure libere.
Ma in questo modo, stiamo davvero ottenendo il massimo dall’irraggiamento solare?
La risposta l’ha svelata una delle più importanti Università di Ricerca al mondo, il MIT (Istituto di tecnologia del Massachusetts), in un articolo che mostra come il futuro dell’energia, possa essere rappresentato da impianti fotovoltaici a tre dimensioni.
Scopriamo perché.
Una superficie solida, composta da pannelli solari, cattura molta più energia rispetto ad una superficie piana, in quanto può assorbire la potenza del sole in tutto l’arco della giornata.
Maggiore assorbimento significa maggiore produzione, ma anche una produzione più costante e continua, senza alcuna dipendenza dai picchi di accumulo.
È la natura stessa a fornirci l’esempio più palese in tale ambito: gli alberi, i più antichi ed efficienti “sistemi” ad energia solare, non sono né bidimensionali, né hanno una sola esposizione, raccogliendo energia da tutte le direzioni.
È la natura stessa ad ispirare il nostro concetto di impianto fotovoltaico, macchine che producono energia in uno spazio ridotto, sfruttando l’altezza, assemblate in modo semplice ed immediato.
Dynamo è il primo sistema al mondo che integra la produzione di energia elettrica attraverso i raggi solari alla pompa di calore, rendendo le abitazioni, energicamente indipendenti, sostenibili ed aggiungendo un valore di eleganza, senza impattare sull’ambiente.